“Ci sono milioni di bambini in pericolo. E’ ora di piantarla!”: questo l’appello di Lino Banfi, storico ambasciatore dell’Unicef Italia, per lanciare la manifestazione “L’Orchidea UNICEF per i bambini” – che si svolgerà il 30 aprile e il 1° maggio 2016 – è un grande evento di sensibilizzazione e raccolta fondi che vedrà migliaia di volontari presenti in circa 1.500 piazze in tutta Italia.
Anche #Caposele parteciperà all’iniziativa: i volontari della Pubblica Assistenza Caposele vi aspetteranno in C.so S.Alfonso a #Materdomini e in piazza Dante a #Caposele dalle 09:30 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00 di sabato e domenica.
Durante l’evento verrà chiesto un contributo libero a fronte del quale verranno consegnati l’opuscolo informativo e un omaggio, in base all’entità del contributo, tra i palloncini colorati con il logo dell’Unicef e le piante di orchidea (di tipo Phalaenopsis, conosciuta anche come “Orchidea farfalla”), che simbolicamente rappresenta la speranza di un futuro pieno di colori per tanti bambini.
I fondi raccolti con questa iniziativa di solidarietà verranno destinati ai programmi di protezione dell’infanzia, nell’ambito della campagna Unicef “Bambini in pericolo”, che ha l’obiettivo di salvare e proteggere tutti i bambini vulnerabili, i “più poveri tra i poveri”, aiutandoli a costruire un futuro dignitoso. “Vista la coincidenza con il 1° maggio, festa di tutti i lavoratori e le lavoratrici, vogliamo dedicare questa iniziativa dell’Orchidea ai bambini che lavorano, una delle piaghe più difficili da eliminare” – ha dichiarato il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera – “150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni nei paesi in via di sviluppo, circa il 16% di tutti i bambini e i ragazzi in quella fascia di età, sono coinvolti nel lavoro minorile. Nei paesi meno sviluppati, circa un bambino o ragazzo su 4 (tra i 5 e i 14 anni) lavora, correndo seri rischi per la sua salute e il suo sviluppo”. L’Unicef lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile con programmi di sensibilizzazione, prevenzione e reinserimento scolastico o lavorativo per bambini lavoratori, ex-bambini soldato e bambini di strada, che prevedono orari flessibili, metodologie didattiche partecipative e un apprendimento che contempla competenze utili per la vita quotidiana e per la formazione professionale.