Ieri 27 gennaio 2016 è stata la “Giornata della Memoria”, memoria per non dimenticare le morti e le atrocità dei campi di sterminio nazisti, tra questi campi due furono tristemente noti: Auschwitz e Buchenwald.
Le parole de “La canzone del bambino nel vento” e della poesia “Un paio di scarpette rosse a Buchenwald” ci ricordano, in maniera crudelmente realistica, le atrocità allora perpetrate.
La nostra deve essere una memoria Attiva, una memoria quotidiana che ci ricordi le atrocità di ieri ma anche quelle di oggi e le ingiustizie che ancora avvengono, quasi nell’indifferenza totale.
Dobbiamo invece ricordarci che tutti hanno diritto ad avere una vita dignitosa, che tutti hanno diritto all’accoglienza, specialmente chi è costretto a lasciare la propria terra per sfuggire alla violenza, alla guerra e alle atrocità.
Quindi ricordare per non dimenticare e per cercare di essere più solidali ed inclusivi.