La Pubblica Assistenza di Caposele organizza per il prossimo 2 febbraio 2020 presso l’Aula Polifunzionale di Caposele sita in piazza XXIII Novembre, alle ore 18:30, un convegno dal titolo “Curare è Prendersi Cura“ introdotto e moderato da Cesarina Alagia, Presidente della Pubblica Assistenza di Caposele.
Il convegno ha come tema centrale, il paziente e la rete di cura, vicinanza, ed umanità, che si deve creare intorno a lui, a partire dal medico che lo cura.
Questi, dovrebbe saper offrire competenza, umanità e capacità di ascolto, perché, in questo modo, il paziente si sente rassicurato e partecipe attivo nell’approccio con il medico, aumentando in tal modo la sua motivazione nell’affrontare il percorso di cura.
È un modo di intendere la medicina che migliora notevolmente la performance della struttura sanitaria, riducendo, laddove possibile, anche l’impegno di risorse umane e di risorse economiche finanziarie.
Tutto andrebbe a vantaggio della salute intesa come “bene comune“ che va promosso, sostenuto è conservato al meglio, per quanto possibile.
Porteranno il loro saluto il Sindaco di Caposele Dottor Lorenzo Melillo, e S.E.R. Monsignor Pasquale Cascio, sempre sensibile sulle tematiche sociali e sanitarie.
Interverrà il dottor Carlo Iannace Senologo della Brest Unit dell’Ospedale Moscati di Avellino; il Dott Iannace è un medico che ha deciso di fare della sua professione, anzi della sua Missione, un atto di Umanità e Solidarietà diventando, nei suoi vari appuntamenti in giro per tanti paesi, un “volontario tra i volontari” delle AMDOS e delle AMOS.
Mi piace definire Iannace “il medico senza frontiere“ della nostra Regione, perché lo si vede raggiungere tantissimi paesi, non solo della nostra Provincia, dove realizza un’importantissima attività di prevenzione, rivolta, soprattutto ad un target anche giovanissimo di donne, target non incluso ancora nello screening dell’Asl Avellino, con le quali il dottore lavora in un’efficacia sintonia di intenti.
Interverrà al convegno anche il dottore Giovanni Vuotto, consigliere nazionale dell’AMCI; il dottore Vuotto pur essendo in pensione, continua a dedicare il suo tempo parlando, nelle scuole e negli istituti di pena, di importante tematiche socio sanitarie. Porterà il suo contributo su come la salute, pur essendo un diritto per tutti, a volte viene realizzata in maniera diseguale.
Sarà presente anche Pina Martina, Presidente dell’Amdos Alta Irpinia; Pina ha un grande merito (insieme a Iannace, ad altri dottori e ad altre tante volontarie) quello di realizzare nei paesi dell’Alta Irpinia visite senologiche accompagnate il più delle volte dall’ecografia, ginecologiche, dermatologiche, endocrinologhe, podologiche, cardiologiche e consulenze nutrizionali. Durante questi incontri Pina, essendo stata anche lei una paziente, porta la sua testimonianza intrisa di forte positività, per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione, cosa che faranno, nel corso del convegno altre volontarie dell’Amdos ed un amico che ha avuto, come paziente, anche lui un difficile percorso.
Concluderanno il convegno due giovani attori di Caposele, Clelia e Luigi, che presenteranno il dialogo da loro sceneggiato “Ce la dobbiamo fare perché…“.
Noi auspichiamo che le Istituzioni Sanitarie si adoperino affinchè la salute (che è un Diritto sancito dalla nostra Costituzione), possa essere tutelata in modo umanizzato e che le cure vengano erogate in maniera egualitaria.